domenica 4 luglio 2010

il mondo alla fine del mondo.

non raccontate mai niente a nessuno.se lo fate potreste in futuro sentire la mancanza di tutti.
anche se,è così difficile tenere tutto dentro di noi.
stipare ogni pensiero in un cassetto diverso per poi tenerlo chiuso per sempre.
ma forse raccontare non può far così male,la malinconia ci permette di costruire le nostre ossa di creta.
la nostalgia ci stringe il cuore e costringe questo a battere più forte,e così ci sentiamo più vivi.
questa catena non si spezzerà mai.
siamo costretti a rispondere a domande di cui non conosciamo il significato.
le cose prima devono passare sulla pelle,poi può essere cercata una risposta.altrimenti la sensazione di nuovo si cancella per sempre.
sono e sarò disposta a raccontarvi cosa scorre nelle mie vene e quanti occhi servirebbero per poter amare meglio.
tutti mi chiedono se sono agitata o no,se sono pronta o meno.
la verità è che non lo so.
so che voglio andarmene e ritrovarmi su un aereo diretto a nord.ma non so se arrivata là avrò voglia di tornare indietro o se le gambe non mi reggeranno più.
la verità è che non ne ho idea di come sarà il primo impatto.
sarà.punto e basta.
per adesso so solo che il caldo vento d'estate soffia ancora tra i capelli e che c'è luce ancora nei miei pensieri.
per il resto,c'è tempo dopo.

ho sognato che il vento dell'ovest mi prendeva leggero per mano.
ci (ri)vediamo alla fine del mondo,fra isole e terre lontane.

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