martedì 22 giugno 2010

antichi profumi.

ripensavo alle corse lungo i prati e le discese in bici su per i ponti.
mi sono ricordata delle braccia aperte mentre rotolavamo giù per le colline verdi di Luglio.
ripensavo alle strade fatte,alle persone incontrate.
ma solo oggi ho trovato il momento per rendere tutto indelebile.
avevo bisogno di lasciare il segno di queste parole da qualche parte.ho chiuso la porta,per un attimo,e mi sono fermata.
mentre il computer cancella le immagini io archivio emozioni.
anche se la stanchezza si fa sentire sulla pelle svegliarsi con il sole appena sorto fa sempre lo stesso effetto.
quella sensazione che continua mentre percorri la stessa strada.
ho smesso di contare i giorni che ci separano dalla partenza e ho chiuso tutte le ricerche e i dubbi sorti.
il rumore dei treni che corrono veloci lungo le rotaie è quello che preferisco.rimane così,bene,cicatrizzano nelle orecchie.resta per secondi interi impresso nella memoria.
e nemmeno il bicchiere più sottile potrebbe fischiare come le ruote del nostro cuore lungo le rotaie delle nostre vene.
lasciamo passare ore collezionando emozioni.ascoltiamo musica e ci nutriamo di note.
note e immaginazione.
cresciamo insieme ai sogni che corrono sempre troppo veloci.
e adesso.portami ancora là,dove possiamo seguire gli aerei che prendono il volo ed esprimere i nostri migliori desideri segnando con il dito la loro scia.
non sarebbe opportuno disegnare sul muro facce uguali di persone diverse.
per questo ti dico che dall'allora sono cambiati i nostri occhi e le nostre vite.
ma i prati sono sempre gli stessi e le nostre bici un pò più sgonfie,ma sempre pronte.
le nostre gambe non cederanno più al suono delle campane.
e non sarebbe giusto dire che dall'allora non è cambiato niente.
il tempo passa e lima la vita,questo lo sai.
e i nostri discorsi sul balcone aumentano sempre.
ed è giusto lasciarla correre questa vita lungo le rotaie,è giusto guardarla partire e vederla tornare.
non sarà mai come prima,perchè esistono i ricordi,perchè i cambiamenti migliorano le persone e le vite.
perchè ci ritroveremo ancora a passeggiare lungo il porto con il sole che cade nell'acqua,e avremo tanto da raccontarci.

ma per adesso continuamo ad ascoltare il rumore dei treni.

non si contano più le ore,ho smesso di farlo da quando il tramonto sembra la luce dei tuoi occhi.
ripensavo,poco fà,alle corse lungo i fiumi.alle risate,ai nostri vestiti stropocciati dal vento dei treni.
grazie,grazie per queste cicatrici di emozioni.
facciamoci consumare,da questa vita.

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